La Vasca Navale del Dipartimento di Ingegneria Industriale - Sez. Navale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II si compone di un bacino rettilineo, di un carro dinamometrico e di un generatore di onde. Alla vasca navale sono, altresì, annessi il Laboratorio di misure e strumentazioni elettroniche, le officine per le lavorazioni in legno e ferro, il Laboratorio per i rilievi fotografici e le riprese televisive.
La vasca vera e propria, avente un ingombro complessivo di m 140.20x13.16x5.55 (acqua 136.74x9.00x4.25) è tutta racchiusa in un involucro, da essa staticamente indipendente, che a livello inferiore consente una completa ispezionabilità e, a livello superiore, delimita l’ambiente di lavoro e di scorrimento del carro dinamometrico su rotaie sistemate su bordi del bacino.
Le sollecitazioni strutturali dovute allo scorrimento di un carico notevole sia per il peso che per le velocità, la presenza di una notevole massa d’acqua, l’influenza dell’umidità e delle escursioni termiche richiedono la perfetta rigidezza strutturale del bacino e l’assenza assoluta di fessurazioni e cedimenti di fondazione. Questi requisiti sono stati il presupposto del progetto strutturale della vasca e le soluzioni costruttive adottate negli anni sessanta sono ancora oggi considerate valide e innovative.
In particolare, la vasca, ha fondazioni che poggiano su pali lunghi 15 m, interessando uno strato di notevole spessore; le teste dei pali sono collegate con un reticolo orizzontale di travi, formando il fondo ideale della controvasca, delimitato da pareti verticali aventi funzione di sostegno del terreno. Sul reticolo di fondo è disposta una schiera di “pendoli” che poggiano nella parte inferiore sui nodi di collegamento dei pali sottostanti e sorreggono la sovrastante vasca consentendole completa libertà di dilatazione longitudinale e impedendole ogni sbandamento trasversale.
Prove speciali su modelli navali – ad esempio rilievi di scia, sistemi di stabilizzazione dinamica, stabilità dinamica trasversale della carena – o su altri modelli fisici – ad esempio modelli per la generazione di energia elettrica dalle correnti marine – sono state e possono essere eseguite nella vasca navale.
Descrizione completa dell’opera e dettagliati riferimenti degli aspetti strutturali sono riportati nella memoria “La Vasca Navale della Facoltà di Ingegneria di Napoli”, Costruire, N. 48/1968, a cura del Prof. Ing. Michele Pagano, Direttore del Centro Studi per l’Edilizia della Facoltà di Ingegneria e Ing. Antonio Cambria, dello stesso centro. Le figure riportate sono tratte dalla stessa memoria.

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